Quando provi a spezzare la catena che ti lega al tuo passato

C è una catena che ci lega.
Una catena che si tramanda da genitore a figlio, fatto di piccoli gesti, di situazioni, di rituali.
Mio nonno tornava a casa stanco dal lavoro e scattava per un nonnulla.
E chi ci rimetteva era quasi sempre mio padre.
Prendeva la cinghia e lo picchiava fino a che non si sfogava completamente.
Se mia nonna tentava di difenderlo, le prendeva anche lei.
Poi si calmava e tornava l uomo di casa, che portava i soldi in famiglia, che faceva trovare i regali a natale.
Mio padre ogni tanto beveva.
Non sempre, ogni tanto.
E quando lo faceva tornava a casa che puzzava tutto, di fumo e di alcool.
Casa era impregnata di quell odore per almeno un paio di giorni e io sapevo che per qualche giorno dovevo stare attento.
Attento a quello che dicevo, a quello che facevo, anche solo a fare uno sguardo diverso dal normale.
Ma se sbagliavo…
Lui non usava la cinghia, gli bastavano le mani grandi, da fabbro, e mi colpiva dove non si vedeva, perchè non sia mai cosa potevano dire i vicini.
Dopo il covid la mia azienda ha fallito e io sono in cassa integrazione.
Sono a casa e mi sento triste e frustrato perchè non posso supportare la mia famiglia, perchè mi hanno insegnato che si fa così: l uomo porta a casa i soldi, la donna sta con i figli.
Non avevo un altro registro, non conoscevo un film diverso, sapevo solo che si faceva così.
Un mese fa ero nel punto più basso della mia vita, mi sentivo inutile e solo.
Mio figlio ha fatto cadere un bicchiere, o forse era un piatto, non lo so, non me lo ricordo.
Fatto sta che tutto il sangue si è concentrato sulla mia mano e lo schiafo stava per partire.
La catena stava continuando a stringermi.
Fino a che non mi sono fermato.
Ho visto negli occhi di mio figlio i miei occhi, che erano quelli di mio padre davanti alla violenza.
E ho rotto la catena.
L ho spezzata, fermandomi.
La catena si spezza puntando sull anello più debole.
E invece io mi sono sentito incredibilmente forte nel rompere questo gioco che non era il mio.
Ho abbracciato mio figlio, stretto, forte.
E ho abbracciato me stesso e mio padre nello stesso abbraccio.
Perchè la violenza porta violenza e la storia si ripete anche se pensiamo di fare del bene.
By |2022-01-16T08:37:57+01:00Gennaio 16th, 2022|Blog|0 Comments

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