Ciao Bar, ho bisogno di raccontarvi la mia storia.
Sono sposato da quasi 10 anni con una donna stupenda, qualche anno più grande di me. C’è sintonia, c’è brutto quello che serve un in un rapporto.
Manca una cosa: un figlio.
In realtà io non ci stavo pensando, ma lei lo voleva con me, voleva completare il nostro amore, non perché mancasse qualcosa, ma perché pensava che il mondo potesse essere un po’ più bello con un figlio nostro.
Mi sono convinto anche io e abbiamo iniziato a provarci, prima senza impegno, poi con cadenza regolare.
Abbiamo iniziato a prendere la temperatura basale, a organizzare il lavoro in base al momento più fertile, fino a quando siamo andati a fare dei controlli.
Io ho gli spermatozoi un po’ lenti, lei ha un problema al collo dell’utero.
In definitiva non si può fare.
Non ci siamo arresi, abbiamo provato con un piccolo aiuto della scienza.
Punture sulla pancia per stimolare, prelievo degli ovuli, inseminazione artificiale, attesa.
Tre su tre sono cresciuti ma nessuno ha retto al trasferimento.
Ci abbiamo riprovato.
Stessa trafila, stessa speranza, stesso finale.
Abbiamo rinunciato, non senza un peso addosso.
Perché quando non hai un figlio non ci pensi, quando ci inizi a sperare è difficile tornare indietro.
Ma come canta Pino Daniele: chi vuole un figlio non insiste.
E noi abbiamo smesso di insistere.
Ed è in quel momento che è arrivato il miracolo.
Quando abbiamo eliminato l’ansia, il fallimento, la rabbia.
Li è nato l’amore.
Ora nostro figlio ha 6 mesi ed è l’esatta unione del nostro amore.
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