Intervista a Francesca Cavallo – Autrice di Doctor Li and the Crown-wearing Virus

Oggi abbiamo una esclusiva!

Una intervista speciale ad una donna speciale: Francesca Cavallo, autrice di “Storie della buonanotte per bambine ribelli” e che ora esce con un nuovo progetto: Doctor Li and the Crown-wearing Virus, un libro che spiega ai bambini cosa stiamo vivendo in questi mesi e cosa è questo virus che ci impedisce di abbracciarci come vorremmo.

1 Da dove è nata l’esigenza di scrivere questo libro?
È nata dal desiderio di offrire ai miei piccoli lettori uno strumento per capire quello che sta succedendo. Non soltanto che cos’è un virus, o come lavarsi le mani, ma una chiave di lettura per capire come la pandemia ha influenzato lo stile di vita delle persone di tutto il mondo e che cosa possiamo fare in futuro per proteggerci da questo tipo di eventi. Noi adulti stiamo consumando un’enorme quantità di contenuto sul coronavirus e nel 99.9% dei casi non si tratta di un reale bisogno di informazione. Si tratta di avere la sensazione di avere una qualche forma di controllo su quello che sta accadendo.
Purtroppo non c’è ancora la cultura di occuparsi del bisogno dei bambini di essere informati, di sapere quello che gli sta succedendo intorno. Ad oggi i bambini non vengono trattati da cittadini e credo che questo abbia un impatto molto significativo sulla qualità della nostra democrazia. Con i miei libri io voglio trovare dei modi di raccontare la realtà ai bambini, di farli appassionare a quello che ci accade intorno, in modo che vedano il mondo per quello che è e che possano immaginare – insieme ai loro genitori – che cosa può diventare.
“Il dottor Li e il virus con in testa una corona” è proprio questo: un tentativo di guardare alla pandemia nel suo insieme e di trovare lo slancio per ricostruire il mondo insieme secondo criteri più giusti. (Se vi siete persi la campagna su Kickstarter, potete pre-ordinare il libro su www.undercats.com ed essere i primi a riceverlo).
2 Come ti venivano spiegate le cose quando eri piccola? Ne hai memoria?
Da parte di mia madre con molto realismo. Da parte di mio padre con molta fantasia! Credo che il lavoro che ho scelto sia una combinazione di questi due atteggiamenti verso la realtà.
3 Che rapporto hai con la figura paterna? La tua ma anche in generale?
Mio padre è sempre stato il genitore con cui divertirsi. Ha sempre amato molto giocare con me e mia sorella, ma è sempre stato – come la maggior parte dei padri italiani – molto poco coinvolto nelle faccende pratiche della vita quotidiana. Di questo la mia famiglia ha sofferto, ne ha sofferto mia madre e di conseguenza io e mia sorella, perché occuparsi delle faccende legata alla vita domestica è un modo molto concreto di dimostrare amore e di dare valore alla famiglia come un luogo dove si fa “gioco di squadra”. Ammiro moltissimo le famiglie che riescono a costruire una vita familiare di questo tipo, e credo che i padri partecipi di ogni aspetto della vita dei propri figli (e non solo di quelli ricreativi) facciano una enorme differenza nel mondo.
4 Che racconti avresti voluto sentire da bambina? O quale hai sentito e ti è rimasto nella memoria?
Senz’altro avrei voluto sentire più racconti che avessero come protagoniste delle bambine, e magari delle bambine alla ricerca della propria identità di genere. Ho passato troppi anni senza alcun riferimento in materia, a pensare che i sentimenti che provavo nei confronti di alcune bambine prima e ragazze poi non fossero “veri”. Viversi così il primo innamoramento è brutto. Perché invece che sperimentare l’abbandono e la vertigine del primo amore, si impara a dubitare di se stesse e a raccontarsi i propri sentimenti come delle bugie.
Per questa ragione io tengo molto a scrivere libri per bambini che offrano a qualsiasi bambina o bambino la possibilità di trovare un pezzo di sé. Può fare davvero una enorme differenza rivedersi in una storia quando si è piccoli.
5 Quanto è importante il disegno illustrato nel racconto per l’infanzia?
Importantissimo. Le illustrazioni fanno sognare i bambini. Ancorano una storia alla loro immaginazione e per me è molto difficile anche solo immaginare un libro senza illustrazioni.
6 Cosa è cambiato per te dall’uscita dei racconti per bambine ribelli?
“Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli” ha segnato un punto di svolta nella mia vita e nella mia carriera. Ho avuto la possibilità di imparare moltissimo e di confrontarmi con sfide gigantesche che mi hanno fatto crescere molto come artista e come imprenditrice. Ora sto cercando di applicare le lezioni che ho imparato nella costruzione della mia prossima azienda, una casa editrice di libri per bambini che si chiama Undercats.
7 Il potere sociale di quel libro è molto forte, pensi che ti piacerebbe parlare anche di paternità in una chiave moderna?
Non so se sono la persona più adatta a parlare di paternità o anche di maternità. La genitorialità è un’esperienza complessa che va vissuta in prima persona prima di poter offrire un proprio – timido – contributo in materia. Io cerco di dare ai genitori dei libri che possano aiutarli ad affrontare con i propri bambini temi che altrimenti non affronterebbero. In questo modo, mi auguro di poter aiutare le famiglie ad avere un dialogo più aperto e a passare alle nuove generazioni valori come l’uguaglianza, l’antirazzismo e l’antifascismo.
8 C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri papa?
La cosa che dico sempre ai papà è che sono molto contenta se comprano e leggono i miei libri insieme ai propri bambini. Ma che l’esempio è più potente di mille libri. Rompere gli schemi in cui siamo cresciuti, la divisione di compiti per genere per esempio oppure l’attribuzione di determinate caratteristiche di personalità sulla base del sesso…. è difficile, ma è necessario. Far crescere le nuove generazioni con un’idea che ciò che si vuole fare sia limitato dal genere è un modo di limitare i propri figli. E per farli crescere liberi, i primi a liberarci da questa ideologia oppressiva siamo noi.
Grazie mille alla nostra Bea per aver realizzato questa intervista e grazie mille a Francesca per il tempo che ci ha dedicato.
Buona lettura a tutti!
By |2020-09-24T09:19:29+02:00Settembre 24th, 2020|Blog, Libri|0 Comments

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