Silenzio in sala.
Luce sul palco.
Sipario!
Ecco, a questo ero preparato. Quando stai per andare in scena sei pronto, ti sei
preparato per mesi e finalmente arriva quel giorno.
Hai studiato la tua parte, hai lavorato sul tuo personaggio ed eccoti li, al centro della
scena a raccontare al pubblico una nuova storia!
Ma il 31 gennaio 2013 non mi sentivo cosi pronto…
La sala c’era, ma non era affatto silenziosa. Un pubblico fatto tutto di facce nuove
continuava ad uscire e ad entrare in maniera alquanto disordinata.
Ed era tutto un vociare e un parlare, oltretutto di cose che a parer mio non erano
per nulla inerenti allo spettacolo che stava per andare in scena!
Le luci erano ben accese e abbondanti su questo non si discute.
Solo non illuminavano me, anzi mi sentivo abbastanza in ombra, quasi messo da
parte come se io di quella scena non ne facessi parte. Eppure io mi sentivo
elettrizzato ed emozionato come mai in vita mia.
Era un misto di sensazioni: ansia, angoscia, felicità, gioia, amore e paura…. Si beh
anche un po' di paura la provai.
Mi concentrai e capii che quelle luci non erano affatto sbagliate, ma che in realtà
puntavano proprio nella direzione giusta.
Mia moglie sul lettino di quella sala rumorosa stava per raccontare a tutti una nuova
storia: Samuele.
Cercai di rendermi utile in qualche modo.
La mia mano era a sua completa disposizione, poteva stringerla fino a cercare di
rompermi qualche falange o accarezzarla nel tentativo di rilassarsi. Poteva usare la
voce per sussurrarmi qualche confidenza imbarazzante oppure urlare a pieni
polmoni in modo che anche il pubblico delle altre sale potesse capire che li stava per
accadere un evento straordinario.
Come ho detto prima solitamente ci si prepara per andare in scena e in effetti anche
in questo caso mi erano stati dati ben 9 mesi per imparare la mia parte.
Un papà, devo imparare a fare il papà… ok datemi un copione.
No niente copione.
Vabbè datemi un testo che spieghi come fare le cose giuste?
Ah non esiste neanche quello…
Ci saranno delle istruzioni? Un bigino? Un bugiardino?
No, niente, nada de nada…capito!
Mi trovavo abbastanza impreparato lo ammetto, stavo per vivere lo spettacolo più
bello della mia vita e non mi sentivo minimamente all’altezza.
Non ero pronto, non sapevo come gestire tutto quello che da lì a poco sarebbe
accaduto.
Un fiume in piena stava per travolgermi ed io me ne stavo li con la faccia da ebete
come quando sul palco ti dimentichi una battuta fondamentale per far si che lo
spettacolo vada avanti e ti senti tutti gli occhi puntati addosso, il pubblico ti fissa, i
tuoi compagni in scena ti fissano , il regista ti fissa e probabilmente impreca anche! e
tu non sai cosa fare e sudi freddo e il tempo si dilata e ti sembra di essere stato li
muto e con la faccia poco prima citata per un’eternità e poi…
“Ci siamo vedo la testolina”
Da quand’è che il pubblico in sala ha delle battute?
“Forza signora ancora uno sforzo”
Le parti si ribaltano e mi accorgo che io sono il pubblico! lì in prima fila, testimone di
una nuova storia!
Ed eccolo lo spettacolo più bello che nessun teatro può contenere!
Un momento che dura un’eternità che alla fine si racchiude ancora in un attimo.
E tu ora sei qui! Eri dietro le quinte ma adesso sei al centro della scena! E sei di una
bellezza disarmante!
Io e la mamma piangiamo e ridiamo. Lei è la vera protagonista di tutto. Mi ha
sorretto nel momento in cui la mia bocca non sapeva cosa dire, mi ha rassicurato
quando pensavo di non essere pronto per tutto questo e mi ha portato fino a qui.
Li senti gli applausi? Scoppiettanti e belli come non mai?
Sono per te amore mio. Per te e per la mamma… voi è già da un po' che provate
insieme e si vede!
Vi guardo li abbracciati. Siete insieme da tanti mesi ma ora è diverso.
I vostri occhi brillano e io mi sento parte di qualcosa che cresce e che cambia.
Non pensavo si potesse amare cosi in fretta e così intensamente!
Imparerò ad essere papà, mi insegnerai tu.
Un passo alla volta ci muoveremo insieme sul palco della nostra vita.
Ti prometto che farò di tutto perché lo spettacolo vada sempre bene, senza errori
senza interruzioni indesiderate senza momenti vuoti e di sconforto… ci proverò.
Certo che il rischio c’è… non voglio mentirti, ma abbiamo il tempo per fare grandi
cose e le faremo, faremo anche quelle piccole e quelle di mezzo!
E cosi è stato! Giorno dopo giorno ho preso sempre più confidenza con il fatto di
essere Papà.
E sapete cosa ho scoperto?
Che è difficile e divertente, che è stancante e coinvolgente, che spesso hai bisogno
di una pausa e che alla fine vuoi tornare da lui il prima possibile e che è una cosa
meravigliosa.
Ah! Il 10/08/2015 mi avvisano che devo tornare ancora in scena… ovviamente anche
la mamma e Lorenzo, il tuo fratellino.
Ma dopo tanti su e giù da un palco una cosa l’ho capita:
Nessuno spettacolo è uguale all’altro, niente si ripete nel medesimo modo.
Lorenzo è arrivato e anche per lui sono stati applausi a scena aperta…. Ma questa è
un’altra storia!
Di Giorni da Papà, se vuoi leggere altri suoi post visita i suoi canali
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